Quante volte vi sarà capitato di acquistare un gioco per i vostri piccoli e di vederli più attratti dalla confezione che dal giocattolo stesso? Significa forse che al bambino non piaccia giocare? Certo che no! 
Durante la loro crescita, i bambini vivono tanti stimoli differenti e cambiano continuamente interessi. Può capitare, dunque, in alcuni momenti della loro vita che si mostrino meno interessati ai giocattoli, magari perché più presi dall’esplorazione delle proprie capacità motorie o dei rumori che sentono intorno. Il nostro compito è quello di seguire le attitudini dei nostri piccoli e di guidare la loro scoperta del mondo. Dobbiamo giocare con loro e capire cosa preferiscono in quel preciso momento. Se proponiamo un nuovo giocattolo e questo non sembra suscitare interesse, non dobbiamo certo scoraggiarci: lo metteremo da parte per utilizzarlo successivamente, quando sarà arrivata l’occasione giusta.
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Anche quando il bambino si dedica ad attività particolari, come rompere le cose che ha sotto mano, oppure sembra attratto dagli oggetti più insoliti, questo può essere il segnale di una sua attitudine o di una curiosità, che noi dovremo essere bravi a soddisfare creando con lui nuove situazioni di gioco.
È proprio per questo che quando propongo dei giocattoli in negozio non guardo tanto all’età riportata quanto a capire chi riceverà quel regalo, perché ogni fase della crescita può essere differente da un bambino all’altro. Nella mia esperienza di mamma e grazie anche agli esperti che mi aiutano con i contenuti di questa pagina, ho imparato che non esistono bambini che non amano giocare, ma solo giochi non adatti perché poco stimolanti in quel preciso momento o perché capaci di “fare tutto da soli” attraverso luci, suoni e altre tecnologie togliendo spazio alla fantasia del piccolo.
Qual è invece la vostra esperienza con i giocattoli?
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